Oggi, il vetro è sempre più un elemento indispensabile delle nostre abitazioni e dei nostri luoghi di lavoro. Questa crescente adozione del vetro è attribuibile alla tendenza degli architetti a creare spazi aperti che favoriscano la luminosità. Di conseguenza, il vetro diventa il materiale di elezione per tali scopi.
Data questa diffusa utilità, la corretta determinazione dello spessore del vetro in base al tipo e all’applicazione è diventata fondamentale.
Solitamente, lo spessore del vetro viene espresso in millimetri (mm) e viene prodotto in una varietà di misure:
2 – 3 – 4 – 5 – 6 – 8 – 10 – 12 – 15 – 19 mm È possibile trovare lastre più spesse in commercio, fino a un massimo di 30 mm, anche se è importante notare che queste ultime sono diventate sempre più rare e sono ormai fuori produzione.
La scelta dell’adeguato spessore è cruciale per la creazione di vetrate isolanti, infissi, facciate, nonché balaustre, parapetti, scale e pavimenti.
Il vetro più sottile comunemente utilizzato ha uno spessore di 3 mm, anche se è limitato nell’uso a causa della sua fragilità evidente.
I seguenti spessori sono i più frequentemente impiegati:
- Finestre e porte: 4 – 5 – 6 mm
- Porte completamente in vetro: 8 – 10 mm
- Box doccia: 6 – 8 mm
- Mensole, ripiani e tavolini: 6 – 8 – 10 mm
- Piani dei tavoli: 10 – 12 – 15 – 19 mm
- Top per bagni e cucine: 15 – 19 mm
- Vetri camera: 3 – 4 – 6 – 8 mm
- Parapetti: 8 – 10 – 12 – 15 mm
- Pensiline: 8 – 10 – 12 mm
- Scale: 8 – 10 – 12 mm
- Pavimenti: 8 – 10 mm
CHI DEVE EFFETTUARE IL CALCOLO? Come precedentemente menzionato, il calcolo dello spessore del vetro è essenziale per la realizzazione di vetrate isolanti, infissi, facciate, balaustre, parapetti, scale e pavimenti.
Un tecnico abilitato, incaricato di redigere una relazione tecnica da presentare al Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, è l’unico responsabile autorizzato ad effettuare tale calcolo, tenendo conto degli utilizzi e dei tipi di vetro coinvolti.
La relazione tecnica, contenente le specifiche degli spessori richiesti per ciascun vetro, può essere sostenuta da prove eseguite in un laboratorio accreditato, preferibilmente sul luogo di installazione.
INFORMAZIONI NECESSARIE PER IL CALCOLO DEGLI SPESSORI al fine di eseguire il calcolo, il tecnico necessita di alcune informazioni fondamentali, tra cui:
- Dimensioni delle lastre (larghezza x altezza)
- Forma delle lastre
- Sistema di ancoraggio
- Telaio continuo solo alla base (solitamente per i parapetti)
- Fissaggio tramite punti VEA (Vetrate Esterne Appese) – conosciuti come ragni e rotules
- Posizionamento verticale o inclinato (per vetrate verticali, la posizione della base rispetto al piano di calpestio, e per coperture, l’inclinazione)
- Destinazione d’uso dell’edificio
- Altezza della lastra
- Altezza dell’acqua in caso di piscine o acquari rispetto alla base del vetro
Esistono formule specifiche per calcolare lo spessore equivalente del vetro stratificato al fine di verificare la tensione di lavoro ammissibile (UNI 11463), nonché per la verifica della freccia di flessione (UNI 11463).
I VETRI “ATTENTI ALLA SICUREZZA” Tra le numerose tipologie di vetro disponibili, quelli stratificati e temprati offrono le migliori garanzie in termini di sicurezza.
Questi vetri sono prodotti mediante processi differenti, ma ciò che conta di più, per garantire una protezione efficace, è che, in caso di rottura, il vetro stratificato rimane in posizione e non si frantuma in pezzi pericolosi. Il vetro temprato è altrettanto sicuro in caso di rottura poiché si frammenta in piccoli pezzi smussati e non taglienti.